Era una camminata “facile”. Un profumo leggero mi ha fatta fermare. Con il naso all’insù, gli occhi strizzati, come un segugio seguivo quell’odore … ed eccola.
Mi sono fermata e lei era lì che guardava il lago. Mi sono affiancata e le ho chiesto che ci facesse in quel luogo.
“Non ti puoi trovare qui.”
Non mi rispose. Non si voltò neppure a guardarmi. Lei che si poteva permettere di sorridere snobbandomi, continuava a guardare il lago, in silenzio, ogni giorno, ogni notte, tutti i giorni.
Non mi disse il suo nome, ma io l’ha riconobbi: ERICA.
Andai via, voltandomi ogni tanto indietro. Lei non si voltò. Una smania mi ha presa. La volevo portare via con me. Portarla in un posto dove avrei potuto guardarla, odorarla sempre.
Perchè il pensiero mi rattristava? Ho desistito.
Il suo piccolo seme aveva scelto quel posto, quel posto aveva svelto lei. Lei che non poteva essere lì, era lì. Lei che mi ha meravigliato perchè era lì: sulle sponde del Lago Arvo, esposta al sole, protetta dai venti della Sila, circondata dalle alte piante di pino Laricio.
Frase:
“Chi è impaziente non si deve mettere a piantare alberi”
Dal film “Secondo Amore” con Rock Hudson
Serra Fulvia